Il mondo in fiamme by Naomi Klein

autore:Naomi Klein [Klein, Naomi]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 2019-01-14T23:00:00+00:00

3 luglio – Chiesa, evangelizza te ipsa

Al risveglio, mi accorgo che sto pensando alle cellule staminali. Perché i francescani come Patrick Carolan e Moema de Miranda sono rimasti inchiodati per tanto tempo in un’istituzione che non rifletteva tanti dei loro più profondi valori e convincimenti, solo per arrivare a vedere una brusca transizione che qui tanti si spiegano soltanto alludendo al soprannaturale? Carolan mi ha confidato che a dodici anni è stato abusato da un prete. È inferocito per gli insabbiamenti, eppure non ha permesso che questo lo allontanasse per sempre dalla fede. Che cos’è che li ha tenuti lì dentro?

Pongo la domanda a Miranda quando la incrocio alla fine della conferenza di Mary Robinson. (Robinson ha criticato bonariamente l’enciclica perché non ha sottolineato in maniera adeguata il ruolo delle donne e delle ragazze nello sviluppo umano.)

Miranda mi corregge dicendo che in realtà lei non è una di quelle persone che hanno tenuto duro per buona parte della propria esistenza. “Io sono stata atea a lungo, comunista, maoista. Fino ai trentatré anni. Poi mi sono convertita.” Lo descrive come un momento di pura illuminazione. “Ehi, Dio esiste. Ed è cambiato tutto di colpo.”

A questo punto le ho chiesto che cos’è stato a innescare il miracolo. Miranda esita e ridacchia, poi mi dice che stava passando un momento molto difficile della sua vita quando incontrò un gruppo di donne “che avevano qualcosa di diverso, persino nel loro soffrire. Poi iniziarono a parlare della presenza di Dio nelle loro vite in maniera tale che sono rimasta ad ascoltarle. E, di colpo, Dio era lì. Un attimo prima era una cosa inconcepibile. Quello dopo, ce l’avevo lì davanti”.

La conversione, me n’ero dimenticata. Eppure può essere la chiave per comprendere il potere e il potenziale della Laudato Si’. Papa Francesco dedica un intero capitolo dell’enciclica alla necessità di una “conversione ecologica” tra i cristiani “che comporta il lasciar emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo che li circonda. Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana”.

Ora capisco che quello che ho visto prendere corpo nei tre giorni passati a Roma è un evangelo dell’ecologia, nel discorso del “diffondere le buone notizie dell’enciclica”, del “portare la Chiesa per strada”, del “pellegrinaggio della gente” per il pianeta, in Miranda che fa progetti per diffondere l’enciclica in Brasile attraverso annunci radio, video online e opuscoli da usare nei gruppi di studio delle parrocchie.

Una macchina millenaria progettata per fare proselitismo e convertire i non cristiani si sta oggi preparando a deviare verso l’interno il suo zelo missionario, contestando e cambiando le credenze fondative del ruolo dell’umanità nel mondo tra i già convertiti, tra i fedeli. Durante la sessione di chiusura, padre McDonagh propone “un sinodo triennale sull’enciclica” per educare i membri della chiesa a questa nuova teologia dell’interconnessione e dell’“ecologia integrale”.

Molti sono perplessi perché Laudato Si’ può essere al tempo stesso ampiamente critica del presente eppure piena di speranze nel futuro.

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